La bici elettrica migliore nel 2020

Le biciclette elettriche sono la nuova moda dei trasporti.

Basta andare in una qualsiasi città italiana per vederlo con i propri occhi: silenziose, rapide, con emissioni pari a zero e senza obbligo di targa, a differenza dei motorini.

In più, da maggio in poi, il Governo ha anche stanziato il bonus bici elettrica, per incentivare chi vive in una metropoli a muoversi in modo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. 

I 500€ di rimborso hanno fatto gola a molti, e adesso non resta che capire: qual è la bici elettrica migliore per le tue esigenze?

Innanzi tutto, va detto che se sei già un estimatore/estimatrice della bici classica, potrebbe essere più semplice per te scegliere.

Almeno, dal punto di vista ergonomico sai cosa ti piace e cosa non ti piace. In ogni caso, ci sono dei problemi specifici correlati alla bici elettrica, quindi ti consigliamo di leggere comunque il prossimo paragrafo.

Ergonomia della bici e schermo

Nessun dubbio, non esiste la bici elettrica perfetta. C’è chi preferisce la guida alta, chi opta per le pieghevoli, che un po’ ricordano il modello Graziella. 

Chi sceglie una bici da Enduro, e chi vuole assolutamente replicare la posizione della bici da corsa. 

Non ci addentreremo quindi in dettagli che riguardano le tue specifiche necessità.

Però abbiamo pensato che potrebbe essere utile un elenco delle principali controindicazioni nell’ergonomia della bici elettrica.

 Primo tra tutti, lo schermo. Può sembrare una sciocchezza, ma la bici elettrica migliore è sempre quella con lo schermo più comodo. 

Lo schermo consente di vedere quanta batteria rimane, di regolare la pedalata assistita o anche disattivarla. 

Alcuni modelli più tecnologici ti consentono di collegare lo schermo del vostro telefono, oppure avrete il vostro telefono sul manubrio. 

Il nostro consiglio è: ricordati che hai delle vertebre cervicali. E a loro non piace passare 4 ore di viaggio voltate troppo a destra o troppo a sinistra, oppure troppo curve verso il basso.

Non serve aggiungere altro. 

La batteria

Una vera e propria incognita per chi non se ne intende. Eppure, la scelta della batteria è fondamentale per chi decide di acquistare una bici elettrica che duri nel tempo, e che garantisca le performance desiderate. 

A nessuno fa piacere ritrovarsi con la batteria scarica nel bel mezzo di una salita sterrata di montagna. Anche perché, diciamocelo, la batteria pesa!

Innanzi tutto, una nota tecnica: i parametri da considerare in una batteria sono due, il voltaggio e l’amperaggio.

Il voltaggio lo troverai espresso con il simbolo “V”, e indica la potenza della batteria; se invece vuoi sapere quante scariche la batteria può supportare ogni secondo, cerca il simbolo Ah o mAh (ampere/ore, o milliampere/ora. Attenzione alla conversione!).

Questi due parametri ti consentono di fare considerazioni sull’autonomia.

Considera sempre però che una bici consuma per l’avvio 4 volte di più rispetto a quando è in moto. 

Cosa significa? Significa che se vivi in città e userai la tua bici elettrica nel traffico, continuerai a fermarti e a ripartire. 

E dovrai scegliere una bici con una buona autonomia.

Per quanto riguarda invece la velocità… Per legge in Italia le bici con pedalata assistita non possono superare i 25 km/h.

Quindi, se pensavi di sorpassare auto a destra e sinistra, e sfrecciare nel traffico a fianco delle moto, ci dispiace deluderti.